In questo articolo presento un test di fuenza spaziale: il Modified Five-Point Test (MFPT). Questo test consente di valutare una funzione esecutivo-frontale intesa come la capacità di produrre disegni geometrici astratti secondo regole prestabilite e in condizione di pressione temporale di fronte a matrici di 5 punti. (vedi anche FRONTAL ASSESSEMENT BATTERY (FAB): una batteria di screening delle funzioni esecutive - La versione modificata del Wisconsin Card Sorting Test: il Modified Card Sorting Test (MCST)
L'assistenza a domicilio di una persona affetta da demenza può avere un impatto di natura fisica, psicologica e di altra natura su chi se ne prende cura (noto anche con il termine di caregiver) nell'arco della giornata che arriva anche a 36 ore, come il titolo del libro "Una giornata di 36 ore - prendersi cura della persona con demenza" (Mace et al., 2013 - Erickson editore).
E' bene considerare il profilo del cosiddetto burden, termine inglese che indica il carico, il peso e la fatica del prendersi cura. Tale valutazione consentirebbe di valutare in modo parallelo alla malattia neurodegenerativa lo stress dell'assistenza da cui deriva anche la qualità della relazione di aiuto e sostegno con la persona affetta da demenza.
In questo articolo presento il Caregiver Burden Inventory (Novak M. e Guest C., Gerontologist, 29, 798-803, 1989), un questionario self-report utile alla valutazione dello stress assistenziale specifico per il caregiver principale di persone colpita da malattia di Alzheimer e altri disturbi neurocognitivi maggiori o minori.
La CBI valuta 5 dimensioni dello stress:
Sarebbe buona prassi rendere il più multidimensionale possibile la valutazione neuropsicologica di una persona con sospetto decadimento neurocognitivo.
Per multidimensionale intendo esaminare:
- stato cognitivo;
- stato psicocomportamentale;
- stato funzionale.
Pertanto raccogliere tali informazioni può derivare da diverse fonti:
Se si pensa al generalizzato invecchiamento della popolazione e all'allungamento della vita media, la promozione della salute mentale nell'invecchiamento diventa e diventerà una importante sfida clinica.
Solitamente i disturbi d'ansia manifestati dall'anziano ricevono molta meno attenzione rispetto ai sintomi depressivi (La depressione nell' anziano). In realtà, la comorbilità tra disturbo d'ansia e di depressione nell' anziano è elevata: il 47 ,5% delle persone con diagnosi di depressione soddisfa anche i criteri per un disturbo d'ansia, mentre il 26,1 % di quelle con disturbo d'ansia rientra anche nei requisiti per il disturbo depressivo maggiore. La presenza di sintomi di depressione e di ansia ha conseguenze negative sulla qualità di vita della persona anziana. Questi sono, infatti, associati a una ridotta capacità di svolgere le attività di vita quotidiana, una diminuzione del benessere, peggiori condizioni di salute e maggior rischio di cronicità, mortalità e suicidio. Occorre ricordare gli effetti negativi di ansia e depressione sul rendimento funzionamento cognitivo dell'anziano (Demenza, depressione e pseudodemenza).
In questo articolo vi presento un' esame di primo livello utile ad esaminare le abilità linguistiche in caso di sospetta demenza, in particolar modo valido nei casi di afasia progressiva primaria (PPA, acronimo inglese) nelle sue tre varianti cliniche (non fluente agrammatica, semantica e logopenica) (Gorno-Tempini et al., 2011). Il nome dello strumento è Screening for Aphasia NeuroDegeneration (SAND) (Catricalà et al., 2017).